[Testo di "Nei dischi di mia madre"]
C’è questo cantante con la barba che vuol spiegarmi l’amore
Trent’anni fa ci provava un altro nei dischi di mia madre
Che mi teneva con se nei weekend ed ogni tanto a Natale
Quando la smetti per un giorno col trend e la vita si finge normale
Una foto col sorriso, una maschera sul viso, una cornice dove puoi simulare
Per poi tornare a gattoni a fare i coglioni e a murarsi nelle proprie ragioni
E io che bevevo da te, te che sei sazia di me
E siamo vuoti a perdеre, noi vuoti a perderе
E poi, esci alla prima se puoi, se sentire non vuoi il dolore che fa, ma poi chi lo sa
E quando tutto finisce, nel fondo di un bicchiere io ritorno da te, ritorno sempre da te
E ricordo mia madre stringermi nel petto in quella casa io e lei
Questa corsa a trovarsi in un mare di versi scritti proprio per te, si proprio a te
E questa voglia d’ingannarsi tra bicchieri e sorrisi pensando a chi non c’è
Dentro la macchina e faccio le tre a interrogare la notte, io
A rovesciarti come acqua nel deserto e poi lamentarmi della sete
Questa canzone non ha nulla per te e ti gira le spalle
Dare speranza è il vizio dell’artista, la droga che sempre sale
Accelerare nel buio, aprirsi su di foglio e mettere la museruola all’orgoglio
La gioia si è sbiadita, è la cadenza della vita, ma chi è il padre della nostra sconfitta?
C’è questo cantante con la barba che vuol spiegarmi l’amore
Trent’anni fa ci provava un altro nei dischi di mia madre
Che mi teneva con se nei weekend ed ogni tanto a Natale
Quando la smetti per un giorno col trend e la vita si finge normale
Una foto col sorriso, una maschera sul viso, una cornice dove puoi simulare
Per poi tornare a gattoni a fare i coglioni e a murarsi nelle proprie ragioni
E io che bevevo da te, te che sei sazia di me
E siamo vuoti a perdеre, noi vuoti a perderе
E poi, esci alla prima se puoi, se sentire non vuoi il dolore che fa, ma poi chi lo sa
E quando tutto finisce, nel fondo di un bicchiere io ritorno da te, ritorno sempre da te
E ricordo mia madre stringermi nel petto in quella casa io e lei
Questa corsa a trovarsi in un mare di versi scritti proprio per te, si proprio a te
E questa voglia d’ingannarsi tra bicchieri e sorrisi pensando a chi non c’è
Dentro la macchina e faccio le tre a interrogare la notte, io
A rovesciarti come acqua nel deserto e poi lamentarmi della sete
Questa canzone non ha nulla per te e ti gira le spalle
Dare speranza è il vizio dell’artista, la droga che sempre sale
Accelerare nel buio, aprirsi su di foglio e mettere la museruola all’orgoglio
La gioia si è sbiadita, è la cadenza della vita, ma chi è il padre della nostra sconfitta?
( Boccaleone )
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